La profondità di campo
Per profondità di campo si intende la distanza, entro il quale ciò che è inquadrato risulta a fuoco. Si utilizza per mettere in evidenza il nostro soggetto e sfocare lo sfondo.
I 4 fattori che la determinano sono:
- L'apertura del diaframma(più il diaframma è aperto più diminuisce la profondità di campo e viceversa)
- La distanza di ripresa(maggiore è la distanza di ripresa e maggiore è la profondità di campo e viceversa)
- La lunghezza focale dell'obiettivo(il grandangolo inquadra più cose, maggiore è la profondità di campo; al contrario un teleobiettivo inquadra meno cose, quindi minore è la profondità di campo)
- Le dimensioni del sensore
Nella prima ci siamo avvicinati al soggetto poi abbiamo aperto al massimo il diaframma, lavorato con una lunghezza focale maggiore di 50 mm e infine abbiamo messo a fuoco il soggetto principale mentre l'oggetto sullo sfondo fuori fuoco.
diaframma: f/5.6 tempo: 1/50 ISO: 2000 |
Nella seconda abbiamo mantenuto la distanza di ripresa uguale e la distanza focale ma abbiamo chiuso il diaframma per aumentare la profondità di campo. Quindi abbiamo ottenuto il soggetto principale a fuoco mentre l'oggetto sullo sfondo risulterà un po' più definito rispetto alla prima fotografia.
diaframma: f/7.1 tempo: 1/30 ISO: 1600 |
diaframma: f/5.6 tempo: 1/30 ISO: 1250 |
Il movimento
Per congelare o registrare un movimento bisogna lavorare sul tempo.
Il tempo di apertura dell'otturatore condiziona la rappresentazione del movimento del soggetto.
Per congelare il movimento si imposta un tempo breve per congelare il movimento del soggetto.
In questo caso abbiamo congelato il movimento della mano.
diaframma: f/5.6
tempo: 1/125
ISO: 4000 |
Invece per ritrarre il movimento si usa un tempo lungo per sottolineare il movimento del soggetto, si vede il soggetto nel corso del suo spostamento.
In questa fotografia abbiamo ritratto il movimento della mano.
diaframma: f/6.3 tempo: 1/30 ISO: 1250 |
Nessun commento:
Posta un commento